Il Comune di Quart è uno dei comuni più estesi della regione, con i suoi 62 km quadri. Il nome deriva dal latino quartus, in quanto si trova “Ad quartum ab Augusta lapidem”, cioè a 4 miglia dal capoluogo regionale. Il suo territorio è molto ampio e particolarmente soleggiato, composto da numerosi villaggi.
Situato a 536 metri di altitudine, il Comune di Quart ospita più di 4.000 abitanti e occupa la parte orientale della plaine. Durante il Medioevo Quart fece parte dei possedimenti dei signori della Porta Sancti Ursi (Seigneurs de la Porte Saint-Ours), che risiedettero all’interno della Porta Prætoria di Aosta fino al XII secolo e che si arricchirono grazie alle tasse riscosse dal passaggio, nonché dal controllo sulle fiere e sui mercati che si svolgevano nel Bourg Saint-Ours, il borgo della Collegiata di Sant’Orso di Aosta.
La zona di Quart è particolarmente interessante dal punto di vista archeologico, infatti nel 1968 a Vollein furono scoperti i resti di una necropoli di epoca neolitica che, secondo gli archeologi, rappresentano le prime tracce di insediamenti umani in Valle d’Aosta. Gli scavi hanno portato alla luce 66 tombe, considerate di inestimabile valore per via del fatto che il corredo funebre è quanto mai raro, composto da ornamenti e collane in conchiglia.
Posizionato su di un promontorio circondato dai boschi in zona Villair, si trova invece il maestoso Castello di Quart. Il castello dista circa 9 chilometri dal capoluogo ed è circondato da un parco che ospita alcune piante monumentali di grande pregio naturalistico ed ambientale. Il castello è in buono stato di conservazione ma attualmente è chiuso al pubblico poiché sono in atto numerosi lavori di restauro. Grazie all’iniziativa Châteaux Ouverts organizzata dall’Assessorato all’Istruzione e alla cultura e dalla Soprintendenza ai Beni e alle Attività culturali, in collaborazione con il Comune di Quart, nel 2016 il castello è stato aperto in via eccezionale al pubblico, il quale è accorso numerosissimo per ammirare le opere di restaurazione effettuate.
La parte più antica del castello fu eretta nel 1185 da Jacques de la Porte de Saint Ours, capostipite della Signoria di Quart. Il castello fu abitato dalla Casata dei Signori di Quart fino al XIV secolo, infatti, a causa dell’estinzione della Casata, tra il 1378 e il 1550 passò sotto il controllo di Casa Savoia. Durante la prima metà del Cinquecento la crisi politica ed economica attanagliò la monarchia sabauda e Carlo II di Savoia si trovò nella condizione di dover racimolare ingenti risorse finanziarie, a cui fece parzialmente forte attraverso la vendita di numerose patenti di nobiltà e l’alienazione di feudi e giurisdizioni. Nel 1544 vendette dunque a Filiberto Laschis il castello e la parrocchia di Quart per 10.000 scudi d’oro, con patto di riacquisto perpetuo. Tuttavia pochi anni dopo il nuovo Signore di Quart rivendette tutto a Carlo Francesco Balbis, la cui famiglia, oltre che ad occuparsi direttamente dell’amministrazione della loro signoria, si dedicò degli affari pubblici della Valle d’Aosta. Ad esempio, Giulio-Febo Balbis, giurista insigne e figlio di Carlo Francesco, fu nominato dall’assemblea degli Stati a redigere il Coutumier, la raccolta scritta delle numerose norme, usi e consuetudini derivanti dal diritto romano e dal diritto canonico che fino a quel momento tramandate solo oralmente. In seguito la baronia di Quart fu venduta a Nicola Coardo e, dopo due soli anni, al Conte Carlo Perron di San Martino, discendente di un’antica famiglia originaria di Valtournenche. Infine, nel marzo del 1800 fu acquistato dal Comune, il quale dapprima lo cedette alla parrocchia e in seguito lo adibì a fattoria, affittandolo a privati. È oggi proprietà della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Oltre al Castello di Quart, numerose fortificate caratterizzano il Comune.
Tra queste, il Borgo di Villefranche risalta per il suo fascino e la sua storia, essendo custode di grand parte della storia del Comune. Tra il XIV al XV secolo era meta di carovane e fiere, una tappa per viaggiatori e commercianti. Nel Seicento fu riconosciuto come sede giuridica e amministrativa e ancora oggi è sede del Municipio comunale.
Sopra Villefranche si trova la Tour de Chétoz, un’antica torre di segnalazione e un’altra torre si trova a Ville-sur-Nus. Sono inoltre presenti più di una casaforte: vi è la casaforte di Villefranche, della fine del XV secolo, la casaforte di Povil, detta anche castello La Tour Povil, oggi trasformata in cascina, e la casaforte La Tour Champlan. In località Larey al Villair si trova inoltre Torre Palmier, risalente al XIII secolo, facente parte della casaforte di Larey, purtroppo completamente stravolta in seguito ad una ristrutturazione del 1972.
Dal punto di visto religioso, oltre alla chiesa parrocchiale di Sant’Eusebio, risalente nella struttura attuale alla fine del XVII secolo, sono di notevole interesse il monastero femminile carmelitano “Mater Misericordiæ” in località Villair, inaugurato nel 1989 e visitato ufficialmente in due occasioni da Giovanni Paolo II, e l’oratorio del beato Emerico, dedicato al beato che fu vescovo della Diocesi di Aosta nel XIV secolo.
Il Comune di Quart ospita inoltre il Bivacco Rosaire-Clermont, costruito da volontari ed inaugurato nel 1989, e numerosi alpeggi.
Al Villair è possibile trovare la Biblioteca comunale che cura ed organizza interessanti appuntamenti culturali e d’intrattenimento, pubblicando inoltre la rivista Revue due volte l’anno.
È interessante segnalare che il nome “Fontina”, dato al celebre formaggio, pare possa ricondursi al nome dell’alpeggio Fontin localizzato proprio a Quart.